mattia cossettiniMarsa Alam (Egitto) – Prima un malore durante una gita in barca e poi quello fatale che lo ha ucciso. Mistero sulla morte di Mattia Cossettini, il bambino di 9 anni deceduto lo scorso 2 gennaio in un resort di Marsa Alam, una delle mete più gettonate del turismo italiano sul Mar Rosso, in Egitto.
Il bambino era in vacanza con il padre e la madre e ha partecipato con loro ad una gita in barca alla scoperta delle meraviglie del mare egiziano quando è stato colpito da un malore che gli ha fatto perdere i sensi.
Genitori e personale egiziano lo hanno soccorso e rianimato ma il bambino lamentava forte mal di testa e quando è rientrato al resort è stato medicato nella sua stanza con una flebo dal medico presente nella struttura.
Inizialmente, infatti, si pensava ad una insolazione o ad un colpo di calore ma poi il ragazzo ha avuto un nuovo malore e una volta trasportato in ospedale è morto senza più riprendersi.
I genitori lanciano pesanti accuse e parlano di “ritardo nei soccorsi” e ricordano che Mattia non aveva alcun problema di salute e stava benissimo quando è partito.
Sul caso è stata aperta una indagine e nelle prossime ore sarà l’autopsia a chiarire le cause del decesso ma resta una famiglia distrutta dal dolore e che lancia specifiche accuse.
L’ospedale non sarebbe stato adeguato e il ricovero per gli accertamenti sarebbe dovuto avvenire prima e non dopo il secondo malore.
L’accaduto ricorda la tragedia quanto avvenuto a Sharm el Sheikh, sempre in Egitto, all’inizio di luglio del 2022 con il piccolo Andrea, 6 anni, morto durante una vacanza con i genitori in un resort sul mare. In quel caso i consulenti incaricati dal pm di Palermo conclusero che la causa della morte era da ricondursi a una gastroenterite mal curata.

Rispondi