Alessandro CavoGenova – Divampa anche nel capoluogo ligure la protesta contro i provvedimenti del Ministero dell’Interno che coinvolge i titolari di locali, bar e discoteche nelle responsabilità circa la gestione della sicurezza e del controllo dei clienti. Confcommercio Genova esprime preoccupazione e supporta la posizione di FIPE contro decreto.
“Le nuove linee guida – accusano i gestori – concepite senza consultare le associazioni di categoria, introducono responsabilità che non competono agli imprenditori del settore”.

Alessandro Cavo, Presidente FIPE Confcommercio-Liguria, sottolinea: “I gestori di bar, ristoranti e discoteche già si impegnano quotidianamente per prevenire e segnalare situazioni di pericolo alle forze dell’ordine. Le imposizioni del decreto sono inaccettabili: scaricare sulle spalle degli operatori responsabilità che spettano allo Stato significa ignorare la reale funzione di questi esercizi, che è quella di accogliere, non di fare ordine pubblico.

Raccogliamo – prosegue Cavo – da molti dei nostri associati, nelle ultime ore, sconforto e rabbia: dopo aver affrontato anni difficili a causa del Covid, nessuno si sarebbe aspettato di dover nuovamente esercitare funzioni di pubblica sicurezza. Non possiamo più tollerare normative che aggravano ulteriormente il carico di lavoro degli imprenditori senza una logica di semplificazione e sostegno”.
Dopo le precisazioni del Viminale, che ha ribadito la natura volontaria e non obbligatoria delle linee guida, rimane alta l’attenzione sulle possibili implicazioni per gli operatori locali.

 

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