Genova – La Procura ha aperto un fascicolo di indagine, per il momento senza iscritti nell’elenco degli indagati sulla morte di Francesca Testino, 57 anni, travolta ed uccisa ieri pomeriggio dal crollo di una palma in piazza Paolo da Novi, nel quartiere della Foce.
Un atto dovuto per consentire le indagini che potrebbero presto avere clamorose evoluzioni considerando la gravità di quanto avvenuto e la lunga serie di segnalazioni che, negli ultimi 5 anni, sono state fatte a più riprese da Cittadini e residenti della zona, proprio per segnalare preoccupazione per lo stato di salute (e di sicurezza) della pianta.
Emerge che la palma era già stata segnalata sui social ma anche sui servizi online che permettono il dialogo tra Comune e Cittadini e che sui social assessori del Municipio rispondevano pubblicamente ai segnalatori di aver sottoposto la questione agli uffici competenti.
L’inclinazione della pianta, molto evidente, e lo stato dell’apparato radicale, sembra molto esposto e “scoperto” avrebbe preoccupato più di un residente che in queste ore segnala con la pubblicazione di immagini molto eloquenti lo stato di salute della palma e gli interventi fatti sull’aiuola dove si trovava e che sarebbe stata ripetutamente transennata – probabilmente per lavori effettuati all’interno.
Ieri l’Aster, responsabile per conto del Comune di Genova, della cura e manutenzione del verde pubblico, aveva dichiarato in una nota che la pianta era attenzionata ed era stata sottoposta a controlli che non avevano evidenziato alcun problema grave”.
Resta la perplessità dei tanti genovesi che, passando in zona, hanno avvertito il pericolo e lo hanno segnalato e che ora si domandano quali verifiche siano state effettuate considerando che, poco lontano, sono stati abbattuti diversi pini secolari apparentemente sani e che invece – secondo gli esperti Aster – erano da abbattere.
Ancora una volta torna la richiesta, avanzata da Ambientalisti e associazioni di tutela del Paesaggio che le “perizie” sugli alberi siano rese pubbliche prima degli interventi, per evitare fraintendimenti ma anche per valutare se gli esami sono stati effettuati “a vista” o con strumentazioni tecnologiche in grado di valutare la salute del tronco e delle fronde, la resistenza alla trazione e spinta del vento ma anche di segnalare eventuali interventi di potatura che possono “riportare” in sicurezza le piante senza abbatterle.
Tecnologia che, ripetutamente, è stato chiesto – al momento senza risposta – ad Aster se posseduta o meno dai tecnici del verde che valutano gli alberi di Genova.