Genova – Dovrà rispondere nell’aula di un Tribunale del suo comportamento il 36enne genovese che ieri è stato denunciato dalle forze dell’ordine per aver tenuto un comportamento “minaccioso” all’interno del pronto soccorso dell’ospedale Villa Scassi di Sampierdarena dove era stato trasferito in seguito ad un incidente in autostrada.
Il giovane era in sella sulla sua moto ed in compagnia della fidanzata e stava percorrendo il raccordo tra la A7 Genova – Milano e la A12 Genova – Livorno quando è rimasto vittima di un incidente senza gravi conseguenze.
Classificato codice giallo, il giovane è stato trasferito in ospedale dove una serie di pazienti più gravi che sono arrivati anche dopo di lui, hanno allungato a dismisura i tempi per le visite e le medicazioni e l’uomo ha perso la pazienza ma è andato anche “oltre” secondo quanto menzionato nella denuncia. Le proteste si sarebbero trasformate in “minacce” e così è scattato il protocollo varato dal Governo per “tutelare” il personale degli ospedali dopo l’ondata di aggressioni più o meno gravi.
Il giovane è stato denunciato e dovrà difendersi in Tribunale ma potrà anche dimostrare eventuali irregolarità o carenza di personale che potrebbe trasformarsi in un boomerang.
Molti osservatori, infatti, rilevano che l’aumento delle aggressioni – comunque condannabili – corrisponde al calo del personale presente nelle strutture e alle crescenti difficoltà che si manifestano soprattutto nei reparti più “complessi” come i pronto soccorso.
(Foto di Archivio)
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