La Spezia – Aumentano ancora gli appelli di associazioni, partiti e movimenti per chiedere alle autorità cittadine preposte a garantire ordine e sicurezza affinché non venga autorizzata l’annunciata manifestazione “Defend Europe” organizzata da CasaPound per il 17 maggio.
Secondo gli appelli si tratterebbe di una iniziativa di ultra destra e “chiaramente fascista e razzista”, organizzata per sostenere tesi non in linea con le garanzie costituzionali che offrono libertà di pensiero e di parola ma non se queste vengono usate illecitamente – ad esempio con offese e proponendo trattamenti disumani o non rispettosi della dignità umana contro le persone migranti e contro i valori di solidarietà e accoglienza che sono alla base della nostra Costituzione.
Le associazioni contrarie alla manifestazione ricordano inoltre che il 17 maggio ricorre la giornata mondiale contro l’omolesbotransfobia e che piazza Brin, al momento indicata come sede del “presidio” è il luogo storico delle partenze dello Spezia Pride.
“Ribadiamo con fermezza che non deve essere concesso nessuno spazio pubblico o sociale alle organizzazioni neofasciste – scrivono in un appello pubblico le associazioni firmatarie – in quanto incompatibili con i principi democratici e antifascisti su cui si fonda la Repubblica Italiana. La città della Spezia, Medaglia d’oro al Valor Civile e Medaglia d’argento al Valor Militare per la Resistenza, non può consentire che i neofascisti sfilino impunemente nelle sue strade. Questa manifestazione rappresenta una provocazione inaccettabile nei confronti della memoria storica della nostra città e dei valori della lotta di Liberazione”.
Pertanto Afrodite, Anpi, Arci, Auser, Cgil, Circolo operaio, Circolo Pertini, Cittadinanzattiva, Compagno è il mondo, Disarma, Federconsumatori, Legambiente, Liguria a Sinistra, Mediterraneo, Mondo di Holden, Raot, Rete Pace e Disarmo, Sunia, Uds, Uisp, Azione, +Europa, Italia Viva, LeAli a Spezia / AVS, Movimento Cinque Stelle, PCI, Partito Democratico, Rifondazione Comunista La Spezia e Liguria, Associazione Schierarsi, Buon Mercato, Sarzana Protagonista, Murati Vivi, Associazione InSarzana, chiedono al Prefetto, al Questore e al Sindaco di “non autorizzare questa manifestazione, impedendo che si realizzi un insulto alla storia e alla dignità della nostra comunità”.
Qualora il permesso fosse concesso, le associazioni firmatarie dell’appello e molte altre che si stanno unendo in questi giorni, chiameranno a raccolta cittadine e cittadini per partecipare ad un presidio antifascista che verrà organizzato sul luogo della manifestazione, per difendere i valori della Costituzione nata dalla Resistenza.
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