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Donna morta dopo liposuzione viveva a Genova, oggi l’autopsia

Ana Sergia Alcivar ChencheGenova – Viveva con i suoi tre figli a Bolzaneto Ana Sergia Alcivar Chenche, 46 anni, la originaria dell’Ecuador morta sabato scorso a Roma a seguito di un intervento di liposuzione condotto in un laboratorio medico che sembra non avesse le autorizzazioni necessarie.
Questa mattina sul corpo della donna verrà eseguita l’autopsia per cercare di capire cosa abbia causato la morte mentre le indagini della Procura di Roma proseguono per accertare le responsabilità dei medici che hanno eseguito l’intervento e dei titolari dell’ambulatorio privato dove è stato fisicamente eseguita la liposuzione.
Ana Sergia Alcivar Chenche aveva deciso di sottoporsi all’intervento fidandosi del dottor Josè Lizàrraga Picciotti, molto noto nella comunità latino-americana che vive in Italia. Il medico risulta iscritto all’albo ma, secondo le prime ricostruzioni da confermare non ci sarebbero state le autorizzazioni necessarie per operare nell’ambulatorio privato che è stato sequestrato a Roma. Picciotti sarebbe indagato per omicidio colposo insieme ad una infermiera e un anestesista.
Ana Sergia era partita alla volta della Capitale con il compagno per sottoporsi ad un intervento “semplice” solo sulla carta perché da tempo i Medici sottolineano come, invece, si tratti di una vera e propria operazione chirurgica che andrebbe fatta in ospedali e cliniche autorizzate.
Subito dopo l’intervento la donna si sarebbe sentita male e sarebbe stata sottoposta a rianimazione da parte del medico e dell’anestesista che non avrebbero chiamato il 118.
Una ambulanza privata con medico sarebbe stata chiamata per portare la donna in ospedale ma non c’è stato nulla da fare e Ana Sergia Alcivar Chenche è deceduta.
Nei primi momenti dell’emergenza sarebbe stato detto ai familiari che la donna aveva avuto una reazione imprevista all’anestesia ma nella denuncia presentata sarebbe emerso che la donna era già stata sottoposta in passato ad interventi chirurgici senza manifestare nessuna particolare reazione ai farmaci normalmente usati per anestetizzare i pazienti.
Per questo motivo ora i familiari chiedono che venga fatta luce su quanto avvenuto nell’ambulatorio di Roma e se vi siano delle responsabilità da accertare.
La morte della donna sta suscitando grande clamore anche perché cresce il numero dei casi di problemi anche molto gravi legati agli interventi di chirurgia estetica che forse andrebbero regolamentati in maniera più severa e conservativa.
Ana Sergia Alcivar Chenche lascia tre figli di cui uno ancora minorenne.

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