HomeGenovaCronacaEuropei di Scherma a Genova, dopo il caldo la pioggia

Europei di Scherma a Genova, dopo il caldo la pioggia

padiglione fiera genova jean nouvelleGenova – Ancora guai per la manifestazione sportiva degli Europei di Scherma in corso nel capoluogo ligure ed ancora forti perplessità sulle strutture che fanno capo alla Porto Antico come il padiglione Jean Nouvel e il nuovo Palasport.
Dopo la raffica di malori per il caldo tra atleti e giudici internazionali e la corsa ad installare condizionatori portatili in una struttura appena terminata come il Palasport, un’altra pessima figura si prospetta in arrivo con la “misteriosa” super condensa che sta trasformando l’ultimo piano del padiglione Blu, dove avvengono gli incontri “secondari” rispetto alla kermesse, in una cascata di goccioline di vapore acqueo condensato.
Acqua che cola dal soffitto e viene pietosamente raccolta nei secchi, acqua che gocciola sui tavoli dell’unico punto di ristoro e acqua che gocciola in modo molto sospetto persino su pannelli elettrici che, di norma, non dovrebbero avere molto a che fare con i liquidi.
Cosa stia provocando questa catena di problemi con la condenza e la climatizzazione non è ancora dato sapere ma, di certo, il “biglietto da visita” della città non è dei migliori e si moltiplicano le richieste di spiegazioni da parte di organizzatori internazionali e del neo assessore all’edilizia pubblica, Davide Patrone che, sul Palasport aveva dichiarato: «I tecnici e i dirigenti del Comune di Genova, insieme alla società Porto Antico, hanno lavorato in questi giorni senza sosta per abbassare la temperatura interna del Palasport. Nonostante oggi pomeriggio la situazione sia notevolmente migliorata, siamo insoddisfatti e preoccupati del funzionamento degli impianti del Palasport, che pur accesi con due giorni di anticipo sulla manifestazione non sembrano adeguati a far fronte alle necessità di una cubatura così ampia».
Il campionato europeo di scherma è ormai agli sgoccioli e certamente, una volta concluso, saranno in molti a dovere delle spiegazioni a chi avrebbe preferito che la kermesse sportiva fosse un’occasione di promozione per la città e non un pessimo affare per chi ha investito tanti denari.

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