Sestri Levante (Genova) – É stato condannato a 15 anni di reclusione Gian Paolo Bregante, l’ex comandante di navi di 72 anni che lo scorso settembre uccise la moglie Cristina Marini.
Secondo quanto raccontato dall’uomo nei giorni successivi all’accaduto, l’omicidio sarebbe scaturito a seguito dell’ennesima lite tra i due, che stavano insieme da 53 anni.
Bregante avrebbe raccontato che il rapporto era precipitato quando la moglie aveva iniziato a soffrire di una forma depressiva che, a detta dell’uomo, ne aveva condizionato il comportamento, rendendola sempre più aggressiva.
La difesa dell’uomo aveva chiesto il proscioglimento per infermità mentale, mentre il pubblico ministero aveva richiesto una pena di 12 anni di reclusione riconoscendo l’attenuante della provocazione. I giudici della corte d’Assise di Genova, però, hanno riconosciuto solamente le attenuanti generiche e hanno condannato l’uomo a 15 anni di carcere.
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