Genova – Pronto Soccorso nel caos nel capoluogo ligure con alcune strutture come il Galliera e il Villa Scassi costrette a bloccare le barelle delle ambulanze nei corridoi e nelle sale per avere a disposizione supporti per i pazienti.
L’emergenza prosegue da questa mattina e mette in crisi il sistema di soccorso delle pubbliche assistenze che hanno sino a cinque ambulanze bloccate nei vari pronto soccorso e che sono ovviamente impossibilitate a intervenire altrove.
La situazione più critica negli ospedali Galliera a Carignano e Villa Scassi di Sampierdarena dove le ambulanze bloccate hanno formato lunghe file in attesa della “restituzione” delle barelle.
Un problema che potrebbe nascondere altre “criticità” per le pubbliche assistenze che resterebbero “responsabili” della sicurezza dei traportati fino a quando restano sulle barelle e non vengono quindi presi in carico dagli ospedali (che risultano anche avere meno pazienti di quanto in realtà non sia).
Il fenomeno non è nuovo e ciclicamente viene denunciato sia dalle pubbliche assistenze che dai sindacati dei lavoratori del settore medico e infermieristico degli ospedali.
A causarlo, oltre ai tagli alla spesa pubblica per la Sanità che hanno portato l’Italia al fanalino di coda in Europa per quanto riguarda il numero di posti letto disponibili ogni mille abitanti. A fronte della media europea di 511 posti letto ogni mille abitanti, infatti, l’Italia raggiunge a malapena i 300 e con un trend che continua a calare.
Questa carenza di posti letto negli ospedali si ripercuote nei Pronto Soccorso dove i pazienti attendono anche giorni, dormendo nei corridoi e nelle sale di attesa e persino sulle barelle, in attesa di un posto libero in un reparto.
In relazione alla alla paralisi dei Pronto soccorso la Croce Bianca Genovese registra forti difficoltà ad operare.
“Sin dalla mattina – spiegano alla Croce Bianca Genovese – si sono registrate forti criticità in particolare presso i Pronto soccorso degli ospedali Villa Scassi e Galliera, raggiungendo anche picchi di quindici ambulanze in attesa. In particolare, come Croce Bianca Genovese, abbiamo avuto cinque squadre di urgenza (dunque, cinque ambulanze e relativi equipaggi) tutte contemporaneamente bloccate nei vari Pronto soccorso. L’origine principale della paralisi è la mancata restituzione delle barelle sulle quali i pazienti giungono all’ospedale, a causa della difficoltà delle strutture a gestire elevati quantitativi di accessi e della scarsa disponibilità di posti letto.
Il problema è serio e si ripercuote in primis sulla cittadinanza, poiché la quantità di ambulanze libere sul territorio per le emergenze sanitarie diminuisce sensibilmente e i tempi di attesa possono dilatarsi; secondariamente, costituisce anche un disagio per i volontari e il personale delle Pubbliche assistenze costringendo a variazioni nella turnistica e a prolungamenti dell’orario di lavoro che possono causare anche problemi personali e familiari.”
(Foto di Archivio)
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