Genova – Ancora una famiglia intossicata dal monossido di carbonio prodotto da una calderina. Questa volta è successo in un elegante palazzina di corso Italia dove una famiglia ha chiamato i soccorsi quando il padre ha iniziato a sentirsi male, avvertendo un forte mal di testa, nausea e un senso di torpore e disorientamento che andava peggiorando di minuto in minuto.
All’arrivo dei soccorsi del 118 anche la moglie appariva confusa e così il personale medico ha allertato i carabinieri ed ha subito trasferito i coniugi in ospedale.
Mentre i due venivano visitati con la scoperta di una grave forma di intossicazione da gas di scarico da combustione, i carabinieri giunti sul posto hanno rischiesto soccorso anche per le figlie della coppia e per una persona anziana che si trovava nell’abitazione con la famiglia.
Tutti sono finiti in ospedale e persino i militari hanno iniziato ad avvertire strani segni di malessere che è stato “compreso” con la scoperta di un malfunzionamento dell’impianto per il riscaldamento che scaricava nell’ambiente invece che all’esterno.
Un’intossicazione dell’aria che avrebbe potuto avere conseguenze letali senza il soccorso del 118.
Così marito e moglie sono stati sottoposti a terapia iperbarica per aumentare l’ossigenazione del sangue e le due figlie e la persona anziana sono state tratatte con ossigenoterapia semplice.
Cure mediche anche per i due carabinieri intervenuti e che hanno riportato a loro volta un principio di intossicazione.
Quella da monossido di carbonio o da anidride carbonica è una intossicazione che si verifica più facilmente in inverno quando le finestre sono ben sigillate per il freddo e si usano riscaldamento autonomo.
Occorre prestare molta attezione agli impianti, alla loro manutenzione e sostituzione quando i materiali sono ormai troppo vecchi.
Se si sospetta una intossicazione occorre chiamare immediatamente il 118 e aprire le finestre per un rapido ricambio d’aria che potrebbe salvare la vita.


























