Frutta, in particolare fichi e prugne secche, ma anche nocciole, noci e soprattutto dolci e biscotti fatti in casa: sono queste le ‘new entry’ all’interno della tradizionale calza che milioni di bambini italiani appenderanno questa sera prima di andare a dormire affinché la Befana, nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, la possa riempire di doni e golosità.
La crisi infatti si fa sentire anche in occasione dell’Epifania, e costringe pure la vecchina che vola a cavallo della sua scopa a rivedere il suo budget.
Secondo gli ultimi dati della Coldiretti la tradizionale calza viene appesa praticamente nella metà delle case, il 48% del totale, mentre solo una minoranza del 7% preferisce altri regali.
Ma la crescente attenzione al risparmio e all’alimentazione dei bambini ha cambiato, precisa la Coldiretti, anche il contenuto delle calze “appese” al camino dalla simpatica vecchietta che in passato ai più “discoli” regalava solo aglio, peperoncino, patate e carbone vero.
Con un terzo dei bambini italiani obesi o in sovrappeso nelle case si tende infatti a sostituire con cibi naturali e spesso fatti in casa caramelle, cioccolate, gomme da masticare e bon-bon per i bambini “buoni” e carbone dolce per quelli “cattivi”.
Tornano i prodotti naturali dunque, a simboleggiare il significato della ricorrenza che, nell’antichità, celebrava la morte e la rinascita della natura dopo il solstizio invernale.