Sarzana (La Spezia) – Maltrattamenti sul posto di lavoro, umiliazioni e allusioni sessuali. Tanto dovevano subire alcune dipendenti di un call center che hanno deciso di dire basta al mobbimg imposto dalla direttrice e da alcune sue collaboratrici mentre lavoravano in un centro servizi.
Le donne hanno denunciato di essere state vittima di continue pressioni, di maltrattamenti da parte dei superiori gerarchici e, addirittura, di pesanti allusioni sessuali da parte della direttrice del centro.
Quattro le persone rinviate a giudizio dalla Magistratura che ora esaminerà le denunce e le testimonianze per accertare come si sono svolti i fatti e le eventuali responsabilità delle persone coinvolte nelle indagini.
Secondo i racconti delle ex dipendenti, infatti, oltre a maltrattamenti tipo mobbing, i vertici dell’azienda erano soliti esprimere apprezzamenti sulle subalterne arrivando a vere e proprie molestie sessuali.
C’era chi pretendeva che toccassero una statua con attributi maschili per “rito propiziatorio” e chi addirittura le costringeva a particolari pose “hot” durante le chiamate al pubblico con la scusa che questo le avrebbe rese più “disponibili” alle esigenze della clientela.
Tutti elementi che andranno verificati e confermati ma che potrebbero delineare un ambiente di lavoro davvero “particolare”.