Milano – Il leader della Lega Nord Matteo Salvini bloccato da Facebook per 24 ore per aver usato il termine “zingaro” nei suoi post. Più veloce della politica italiana, il social network ideato da Mark Zucherberg ha “silenziato” il segretario del Carroccio con l’accusa di aver usato parole non politicamente corrette e che possono urtare la suscettibilità del pubblico.
E’ stato lo stesso Salvini ad annunciare la curiosa “punizione” di Facebook dopo il caso delle frasi anti rom rilasciate durante un’intervista e rilanciate su Twitter.
Il leader della Lega Nord aveva detto di voler “radere al suolo con la ruspa i campi rom” premettendo un “dopo un preavviso di 6 mesi” che è stato omesso dalla maggior parte dei Media.
Frasi che hanno scatenato il finimondo politico e che hanno raccolto le critiche di diversi esponenti politici e persino dal Vaticano.
Durante un intervento a Radio Padania, Salvini ha dichiarato “Facebook mi ha sospeso per 24 ore perché ho usato la parola zingari che usava mia nonna”.
Raccogliendo il plauso dei suoi miltanti, Salvini ha anche rincarato la dose dicendo di pensare “a quelle migliaia di minorenni costretti a rubare e a fare gli accattoni, che dovrebbero essere sottratti ai genitori. Mi chiedo dove sono gli assistenti sociali? Li manderei nei campi rom prima di chiuderli”
Nell’intervento radiofonico, poi, Salvini ha anche risposto alle parole di condanna espresse da alcuni rappresentanti del mondo ecclesiastico: “sentire certe parole in bocca a un vescovo mi fa tristezza. Se avessi peccato, compito di un vescovo sarebbe di riportarmi sulla retta via, non di insultarmi”.
Prima di concludere, poi, il leader del Carroccio ha risposto a tono alle accuse arrivate dal Vaticano: “io parlo coi parroci di provincia, non coi vescovoni che vivono in 300 metri quadrati, magari anche coi camerieri”.
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