Kathmandu (Nepal) – Potrebbe essere disastroso il bilancio delle vittime sul monte Everest per l’effetto delle valanghe precipitate a valle per il terremoto che ha sconvolto il Nepal. Le autorià locali hanno già recuperato 50 cadaveri sulle pendici dell’Everest e tra loro ci sarebbero molti alpinisti occidentali. Ma secondo un primo sommario conteggio, mancherebbero all’appello ancora oltre 200 alpinisti di cui si sono perse le tracce e che potrebbero essere rimasti uccisi.
Gli elicotteri dei soccorritori fanno la spola dall’aeroporto di Kathmandu ai campi base dell’Everest e trasportano viveri e aiuti all’andata e feriti e cadaveri al ritorno. Una catena della disperazione che procede molto a rilento e che potrebbe aver convinto molti alpinisti a scendere a valle con mezzi propri o addirittura a piedi.
In questo caso il conteggio dei dispersi sarebbe impreciso ma se davvero il numero di dispersi fosse poi confermato si tratterebbe certamente del più grande disastro alpinistico della storia delle arrampicate.