San Rocco di Camogli (Genova) – Viveva come un barbone in un rifugio di fortuna Homayoun Amiralai, 72 anni, sedicente erede dello scià di Persia Reza Pahlavi. L’uomo è stato trovato morto, probabilmente già da qualche giorno, tra le misere cose della sua baracca nella quale viveva rifiutando ogni aiuto.
L’anziano cittadino iraniano, aveva un’impressionante somiglianza con l’ex scià di Persia di cui si è sempre proclamato figlio illegittimo ma non ha mai ottenuto la prova del dna per verificare se, davvero, come diceva, era il frutto dell’amore proibito tra Reza Pahlavi e la madre, Lister Pari, bellissima figlia di una nobile famiglia persiana costretta a sposare un ministro dello scià e a non rivelare mai la verità.
Homayoun Amiralai aveva studiato in Francia, dove si era laureato, e poi aveva speso la sua vita a cercare di ottenere il riconoscimento di quell’eredità storica che lo torturava.
Esaurite le finanze e ormai segnato dal tempo e dalla delusione, l’uomo si era rifugiato in un eremo di baracche sul promontorio di Portofino, a San Rocco di Camogli.
Ora che lo hanno trovato morto sfumano definitivamente tutte le possibilità di avere giustizia o, quantomeno, di sapere quale è veramente la verità.