Genova – Primo scambio di battute al vetriolo tra la neo assessore della Giunta guidata da Toti e Raffaella Paita, ex candidato presidente del centro sinistra.
Dopo la presentazione della nuova Giunta ed un discorso programmatico sul futuro della Liguria, in aula sono risuonati i commenti dei consiglieri eletti e, in particolare, quelli dell’ex candidata del centro-sinistra, Raffaella Paita.
A lei ha subito risposto, a stretto giro di posta, la neo assessore Ilaria Cavo.
“A quanto pare Raffaella Paita non ha imparato la lezione: parla del programma del Presidente Toti come di un pensierino fatto di buone intenzioni quando lei e la precedente amministrazione neppure hanno fatto un compitino, in questi ultimi dieci anni. Semplicemente hanno lasciato il foglio bianco, e infatti sono stati bocciati dagli elettori. Così Ilaria Cavo, assessore della giunta regionale alla comunicazione e ai rapporti con il consiglio replica alle dichiarazione del capogruppo del pd e candidata alla Presidenza Raffaella Paita.
“Vedremo – ha detto Cavo – se rimandandola a settembre e smaltendo la sconfitta, saprà cambiare atteggiamento e provare a capire il giudizio che hanno espresso i liguri. Il programma presentato questa mattina dal presidente Toti prende spunto dal programma elettorale, evidentemente molto più apprezzato del suo e il discorso pronunciato in aula dal Presidente è volato alto, forse troppo per la Paita che non ha saputo apprezzarne i passaggi, a differenza di altri colleghi del suo partito che, alla fine, hanno applaudito”.
Ed ancora: “Vuole insegnarci che la Liguria non è una puntata di Quarto Grado – ribatte ancora Ilaria Cavo – lo sappiamo a tal punto da aver sospeso, per quanto mi riguarda, ogni attività giornalistica per dedicarmi a tempo pieno a questa regione che deve cambiare. Raffaella Paita deve solo augurarsi che i miei validi ex colleghi, bravissimi inviati, non si mettano a indagare su chi ha gestito e ucciso questa regione, negli ultimi dieci anni, perché potrebbero appassionarsi all’inchiesta. Del resto, all’inizio della campagna elettorale, aveva etichettato il nostro listino come “listino di Mediaset”: non mi pare che attaccare chi (a differenza sua) ha un lavoro serio alle spalle come la sottoscritta le abbia portato fortuna. Evidentemente anche in questo caso non ha imparato la lezione”.
“Inoltre – prosegue Cavo – continua ad avventurarsi in giudizi sulle scelte politiche della nostra compatta coalazione quando farebbe meglio a guardare in casa propria e allo sconquasso che ha portato nel pd. Speriamo che il commissariamento del partito porti aria nuova e toni diversi. Da parte nostra rimaniamo aperti alla critica e al confronto, anche duro, con l’opposizione purché gli attacchi non siano pretestuosi – come quelli a cui stiamo assistendo in queste ore – e con la speranza che nessuno si sottragga al percorso di cambiamento indicato dagli elettori”.