Roma – “Ho predisposto l’adozione di misure di vigilanza e sicurezza più opportune, soprattutto nelle ore serali e notturne perché dobbiamo rendere più sicuri i luoghi di divertimento e d’incontro, specialmente per i nostri giovani. Un conto è il ballo che diverte, altra cosa è lo sballo che uccide”. A dichiararlo è stato oggi il ministro dell’Interno Angelino Alfano, che ha inviato a prefetti e questori una direttiva con l’obiettivo di evitare che le migliaia di giovani che in queste notti d’estate frequentano le discoteche e i raduni sulle spiagge finiscano come quelli morti dopo una serata al Cocoricò o al Guendalina. La direttiva include controlli a tappeto nei locali dove è più alto il rischio di spaccio, uomini e mezzi delle forze dell’ordine a presidiare i parcheggi dei locali pubblici e i luoghi di ritrovo dei giovani, multe salate per quei gestori che non rispettano orario di chiusura e capienza massima.
Già dopo la morte del giovane che aveva trascorso una serata nel tempio della disco della riviera romagnola, Alfano aveva annunciato la tolleranza zero: “non possiamo rimanere a guardare i ragazzi distruggersi il cervello e rischiare la vita, se non addirittura perderla”. Il ministro aveva dunque annunciato controlli “a tappeto”, sottolineando però che “non esiste una linea dura contro le discoteche ma contro la vendita e la cessione di droga nelle discoteche”.