Roma – Ancora rovente la polemica tra Lega Nord e Chiesa cattolica sulla questione dell’immigrazione e sull’accoglienza verso i più deboli che sbarcano in Italia.
Matteo Salvini, leader della Lega Nord ha definito “vescovo comunista” Nunzio Galantino, segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana.
“A pensar male – ha dichiarato Salvini – viene da credere che voglia difendere il business miliardario che una parte
minoritaria della Chiesa coltiva grazie agli immigrati. Conosco di uomini di Chiesa che non la pensano come questo vescovo comunista”.
Nei giorni scorsi si erano levate le voci di rappresentanti della Chiesa contro i politici “piazzisti”, accusati di cercare consensi usando la sofferenza delle persone disperate che arrivano in Italia.
Matteo Salvini, principale obiettivo delle critiche ecclesiastiche è intervenuto anche sulle parole del papa.
“Il Papa è ad un livello troppo alto perchè io lo possa giudicare – ha aggiunto – Ma se un vescovo vuole fare politica deve aspettarsi le risposte che si merita. C’è un sacco di gente che non vota Lega e che la pensa come me. Qualcuno me l’ha detto direttamente”.
Salvini è poi partito con alcuni “affondi” contro la Chiesa.
“Ci sono 9 milioni di famiglie sotto la soglia di povertà – ha detto – non e’ qualcosa di più grave? La Chiesa non può porsi limiti, “ma lo Stato si'”.
Comunione di pensiero, invece, sulla critica all’operato del Governo.
“La penso come il monsignore – dice Salvini – Il governo non fa nulla, che è anche peggio che adottare soluzioni sbagliate. L’accoglienza si può fare nei porti. Di modelli ce n’è piu’ d’uno. L’Italia fa solo pasticci”.
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