Roma – Gianroberto Casaleggio, uno dei creatori del Movimento 5 Stelle, esclude che possa esserci d’ora in poi un allentamento della presenza sua e di Grillo nell’attività del M5S.
Sull’indicazione di Di Maio come leader, Casaleggio, in una intervista a ‘Il Fatto’, afferma: “Nel Movimento 5 Stelle non ci sono leader. E’ un movimento leaderless, come a suo tempo si dichiarò Occupy Wall Street. So che per chi è abituato alle formazioni partitiche è un concetto difficile da accettare e forse anche da capire, ma Grillo e io siamo solo garanti che le regole e i principi siano rispettati. Il leader del Movimento 5 Stelle è il M5S stesso”.
Funziona il ‘direttorio’? “Si’ – risponde Casaleggio – ma il nome ‘direttorio’ è fuorviante. Sarebbe più appropriato
definirlo comitato operativo. Questo compito è svolto da circa un anno molto bene da Fico, Di Maio, Ruocco, Di Battista e Sibilia”.
Casaleggio conferma che anche in futuro le candidature saranno scelte “attraverso la rete. Rimarranno il vincolo dei
due mandati, il taglio degli stipendi degli eletti e il rifiuto del finanziamento pubblico”.
Per Casaleggio “non è previsto” un sostegno del M5S alla candidatura di Di Pietro a sindaco di Milano.
Sui migranti Casaleggio pensa che debbano “essere accolti. Bisogna però intervenire sulle cause (come per esempio la vendita di armi) e non solo sugli effetti. L’Italia è da anni nella top ten dei Paesi produttori di armi nel mondo. In
particolare l’Italia e’ il primo Paese in Europa a vendere armi alla Siria”.
Per Casaleggio le riforme in discussione al Senato sono “un attentato alla democrazia”. Il Movimento 5 Stelle darà
indicazione di “votare no” ad un eventuale referendum costituzionale.