Richmond – Un giudice federale ha bloccato l’esecuzione di un condannato a morte con disturbi mentali che doveva essere eseguita oggi in Virginia.
Il giudice ha sollevato il dubbio che il mix letale di farmaci possa procurare nel condannato “sofferenze ingiustificate”.
Il boia ha quindi sospeso l’esecuzione in attesa che si pronunci la Corte Suprema.
Nel braccio della morte del carcere resta quindi in terribile attesa Alfredo Pietro, serial killer condannato per diversi omicidi e affetto da una forma di disagio mentale.
La sua condizione debilitante non lo ha salvato dalla condanna a morte e probabilmente non lo salverà dall’iniezione mortale.
Sospesa anche l’esecuzione di un uomo incarcerato in Oklahoma per il quale era sceso in campo anche Papa Francesco chiedendo che la pena di morte venisse cancellata e trasformata nell’ergastolo.
L’appello del Papa, però non era bastato a salvare la vita alla prima donna giustiziata ieri in Georgia dopo 70 anni.
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