Londra – Contatti tra Isis e bande criminali dell’Est Europa per la compravendita di materiale radioattivo che potrebbe essere utilizzato per fabbricare ordigni nucleari o “bombe sporche”.
La notizia circolava da tempo negli ambienti dell’intelligence militare ed anti terrorismo ma ora un’inchiesta dell’Associated Press rivela che sarebbero almeno 4 i tentativi scoperti e sventati di acquistare materiale nucleare da parte dell’Isis.
L’ultimo, in ordine di tempo, risalirebbe al febbraio scorso quando una banda di trafficanti della ex Unione Sovietica ha contattato emissari dell’Isis offrendo un grosso quantitativo di Cesio.
Il minerale, molto radioattivo, potrebbe essere usato per la fabbricazione di “bombe sporche”, ordigni che, esplodendo, diffondono nell’aria polveri sottilissime e molto pericolose perchè radioattive e potenzialmente mortali.
La contaminazione non ucciderebbe immediatamente le persone ma costringerebbe le autorità a evacuare grandi zone magari abitate, per il rischio concreto di accumulare un quantitativo mortale di radiazioni.
La indiscrezione alza, se ancora ce ne fosse bisogno, il livello di attenzione sul problema poichè il traffico di materiale nucleare è da tempo sfuggito al controllo delle autorità dei Paesi da cui proviene o dove viene trafugato e il rischio di un attentato con bombe sporche è sempre più concreto.
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