Ladispoli – Colpo di scena nelle indagini sulla morte di Marco Vannini, il ragazzo di 20 anni morto per un colpo di pistola che lo ha ferito a morte mentre si trovava nell’abitazione della fidanzata. La trasmissione Chi l’ha visto ha trovato un vicino di casa che ha rivelato di aver sentito urla disperate che arrivavano dall’abitazione della famiglia Ciontoli dove è morto il ragazzo.
Il giovane avrebbe assistito anche al trasporto del ragazzo ferito da un piano all’altro della villetta.
Inoltre, un’altra testimone avrebbe visto due dei giovani che erano presenti nell’abitazione al momento del ferimento che tornavano alla villetta in tutta fretta e i familiari di Marco sospettano che possano aver fatto “sparire” qualcosa. Forse la maglietta che la vittima indossava e che non è mai stata trovata.
Per la morte di Marco Vannini sono iscritte nel registro degli indagati le 5 persone presenti nella casa di Antonio Ciontoli che, inizialmente, si auto accusa del fatto raccontando di aver esploso per errore un colpo di pistola che stava mostrando alla vittima.
Il medico legale della famiglia del ragazzo ha confermato che il ritardo nei soccorsi potrebbe aver causato la morte e che il ragazzo avrebbe cercato di evitare il colpo proteggendosi con il braccio nel quale è penetrato il proiettile