Genova – E’ diventata definitiva la condanna a 4 anni per Katerina Mathas, la madre del piccolo Alessandro, morto nel marzo 2010 in un appartamento di Nervi mentre la giovane andava a cercare della droga.
I carabinieri della compagnia di Arenzano le hanno notificato l’ordine di arresto e la giovane donna potrebbe finire dietro le sbarre del carcere di Pontedecimo se il tribunale non dovesse accogliere la sua richiesta di scontare la pena agli arresti domiciliari per stare vicino al figlio nato solo alcuni mesi fa.
La legge, infatti, prevede agevolazioni per le persone condannate a pene non gravi e che hanno bambini al di sotto dei 10 anni da accudire.
Il diritto a crescere con la mamma del nuovo figlio, insomma, prevarrebbe sull’obbligo di scontare la pensa per la morte di Alessandro, il bambini di appena 8 mesi massacrato in una stanza di residence, a Nervi, mentre la mamma era in giro a cercare della cocaina.
I fatti del 16 marzo del 2010, ancora non del tutto chiariti, avevano portato alla condanna della giovane a 4 anni di reclusione per abbandono di minore. I giudici avevano infatti accolto la tesi secondo cui Katherina Mathas non aveva avuto un ruolo attivo nella morte del figlio, ucciso invece dal broker Giovanni Rasero, prima condannato a 26 anni e poi assolto in Appello e sul quale pende l’avvio di un nuovo processo dopo la decisione della Cassazione di rifare tutto il processo per omicidio del piccolo Alessandro.