Savona – Volevano uccidere anche la badante i due amici diabolici che avevano progettato l’omicidio di Renato Costa, 80 anni, per entrare in possesso dell’eredità. Gli inquirenti hanno infatti trovato, nell’abitazione di Andrea Invincibile, 43 anni, presunto killer – un biglietto scritto da Rinaldo Costa, figlio della prima vittima programmata.
Nel foglietto è scritto “quando torna in casa, poi uccidi anche lei” riferito a Sheila, la badante originaria delle isole Mauritius che, secondo i timori dei due presunti omicidi, avrebbe ereditato la casa e il denaro alla morte di Renato Costa.
Il piano era chiarissimo: eliminare il padre e la badante-compagna per evitare che l’eredità finisse nelle mani della giovane straniera.
I due indagati verranno nuovamente ascoltati per vagliare anche questa ulteriore prova e potrebbero veder complicare la loro già difficile situazione giudiziaria. L’uno, Rinaldo Costa, 52 anni, indagato con l’accusa di essere il mandante dello sfumato duplice omicidio e l’altro, Andrea Invincibile, 43 anni, autore del tentato omicidio.