Sanremo – Proseguono gli interrogatori dei dipendenti comunali indagati nell’ambito dell’inchiesta sui cosiddetti “furbetti del cartellino”. Oggi il giudice per le indagini preliminari ascolterà il vigile urbano ripreso dalle telecamere della Guardia di Finanza mentre timbra il cartellino in mutande e canottiera, una delle immagini che ha più colpito l’opinione pubblica per l’inchiesta ‘Stachanov’ che ha scoperto centinaia di presunti casi di assenteismo al Comune di Sanremo.
L’uomo ha già potuto chiarire che abita all’interno del palazzo comunale essendo il custode degli uffici dell’Anagrafe e dunque non è uscito di casa in mutande e canottiera in senso stretto ma, piuttosto, ha ricordato di non aver timbrato il cartellino dopo essersi spogliato e per non perdere ulteriore tempo è andato alla macchinetta così come si trovava al momento.
Il giudice gli chiederà conto delle presunte irregolarità ma anche del fatto che, a timbrare il cartellino, venisse mandata anche la moglie, ripresa in pigiama o in vestaglia e la figlia minorenne.
Immagini che hanno fatto il giro dei Media italiani e che certamente non hanno portato lustro alla cittadina rivierasca che ora fa i conti con la sospensione di 43 dipendenti in uffici nevralgici per il funzionamento dell’apparato amministrativo.
Il Sindaco Biancheri invita alla calma e garantisce che i colpevoli verranno puniti duramente ma ricorda anche che ad alcuni degli indagati sono contestati danni erariali per qualche decina di euro e anche meno, In questi casi si potrebbe davvero trattare di semplici dimenticanze e non di “assenteismo” vero e proprio.