Genova – “Un altro regalo del Partito Unico alla Chiesa Cattolica con i soldi dei cittadini”. E’ il commento di Marco De Ferrari, portavoce del Movimento 5 Stelle alla Regione Liguria alla notizia dell’approvazione, avvenuta ieri, in consiglio regionale di uno stanziamento in favore degli “oratori”.
“La maggioranza di centrodestra – denuncia De Ferrari – facendo leva sulla legge regionale numero 6 del 2009, tanto elogiata nell’intervento in aula dal consigliere Rossetti, poiché varata proprio dal PD, ha votato a favore di un ordine del giorno che riporta milioni di euro di soldi pubblici regionali nelle casse di un unico particolare ente religioso”.
Secondo il rappresentante del Movimento fondato da Beppe Grillo, infatti “si tratta in particolare di un finanziamento pubblico a favore degli oratori, parola che etimologicamente significa “luogo dove si prega”, che a livello nazionale grava sulle tasche di tutti i contribuenti mediamente di circa 50 milioni di euro annui. Strutture che, oltretutto, già si avvantaggiano anche di notevoli sgravi fiscali, a livello locale e nazionale, anche in base alla legge nazionale 206 del 2003 del secondo governo Berlusconi, per la quale lo Stato subisce un mancato introito di circa ulteriori 2,5 milioni di euro l’anno. Maggioranza e finta opposizione hanno tolto per l’ennesima volta la sempre meno efficace maschera dietro cui si nasconde il loro vero volto: il Partito Unico. Partito che continua imperterrito a elargire stanziamenti pubblici a favore della sola variante cattolica di questo servizio”.
Il portavoce del Movimento 5 Stelle tiene a precisare che non c’è alcuna contrapposizione con gli oratori.
“Ben vengano strutture di questo tipo – spiega ancora De Ferrari – ma in uno Stato che si definisce laico non possono e soprattutto non devono essere l’unica alternativa sociale possibile che per di più viene finanziata con denaro pubblico, denaro di tutti i cittadini, appartenenti a innumerevoli confessioni religiose, laici e non credenti, soltanto a fronte di immotivati giudizi a prioristici”.
Secondo il Movimento 5 Stelle spetta alla politica muoversi. Spetta alle istituzioni investire e valorizzare centri estivi e centri culturali gratuiti e pubblici, in modo che possano rappresentare un’alternativa concreta, aperta a tutti, laica, accogliente e magari estesa anche all’attività quotidiana.
Nuove strutture che dovrebbero assumere educatori qualificati, oltreché adeguatamente retribuiti, e fornire bilanci facilmente controllabili e trasparenti.
“Ci troviamo in un periodo – prosegue De Ferrari – in cui si fa tremenda fatica a trovare risorse pubbliche per far fronte a situazioni emergenziali che hanno invece priorità assoluta nel ricevere fondi pubblici. Per l’edilizia pubblica scolastica e sanitaria spesso fatiscente, per i rii e i torrenti la cui messa in sicurezza richiede interventi di massima urgenza, e per gli oltre 100mila liguri che si trovano sotto la soglia di povertà e che attendono un reddito di cittadinanza che li porti ad avere una qualità di vita dignitosa. La politica ha il dovere di avallare questi impegni, nel pieno rispetto costituzionale della laicità delle istituzioni e nell’indirizzare i soldi di tutti al fine di garantire servizi e concrete risposte che tutti i cittadini attendono da molto, troppo tempo”.