Roma – Cancellare il Giubileo o rinviarlo a data da destinarsi. Il popolo della Rete rilancia senza sosta l’appello a Papa Francesco e al Governo Italiano perchè venga sospeso il calendario degli appuntamenti con l’anno santo straordinario indetto da Bergoglio.
Il giorno dopo le stragi di Parigi e dopo che i servizi segreti confermano messaggi dell’Isis intercettati a marzo e in cui si parla di colpire Roma dopo Parigi, il numero degli interventi a favore della cancellazione del Giubileo, o quantomeno del suo rinvio a data da destinarsi, è in costante aumento.
Troppo pericoloso offrire un’occasione così ghiotta per attentati o per atti dimostrativi e inoltre Roma è la culla della Cristianità e colpire un simbolo come questo avrebbe un’eco senza precedenti.
Gli appelli al Papa si susseguono sui social network e le firme degli italiani crescono di ora in ora mentre in Francia si contano i morti e si lava il sangue degli innocenti dalle strade.
Portare avanti normalmente il Giubileo potrebbe essere una vera sfida all’Isis che potrebbe avere due letture contrapposte: da una parte la determinazione del mondo occidentale a non lasciarsi piegare dalla paura e dai gesti dei terroristi, dall’altra, però, rinunciando ci sarebbe il coraggio di non offrire un’occasione troppo ghiotta e per non dare un palcoscenico privilegiato ad eventuali attacchi.
Durante il Giubileo, a Roma, arriveranno troupe televisive da tutto il mondo e ciò che avviene nella Capitale verrebbe trasmesso in diretta simultanea nelle case di gran parte della popolazione mondiale.
Un attacco terroristico come quello appena andato in scena a Parigi potrebbe essere trasmesso quasi in diretta, un’occasione irrinunciabile per un Isis che sappiamo avere una grande attenzione per la visibilità mediatica.
Inoltre la presenza degli annunciati “milioni di pellegrini” offrirebbe ad eventuali attentatori l’occasione per carneficine senza precedenti, sin troppo facili da immaginare.
E dunque si estende come un tam-tam telematico l’appello a Papa Francesco perchè sospenda il Giubileo e perchè l’Italia risparmi i 200 milioni di euro appena destinati dal Governo Renzi alle esigenze primarie della Capitale.
Una cifra che potremmo destinare a ridurre i tagli ma che, soprattutto, non basterebbe a rendere Roma e i suoi pellegrini “sicuri”.
Lo sforzo per garantire la sicurezza in condizioni tali da prevenire davvero quanto è successo a Parigi costerebbero somme che l’Italia non può permettersi e l’incubo di un attentato con centinaia di vittime non può essere tollerato da uno Stato che si definisca tale.
Le persone che si radunano per celebrare il Giubileo, ove ci fosse un attacco terroristico – e ci sono 365 giorni dell’anno per effettuarlo – saranno i moderni martiri cristiani che hanno volontariamente offerto il loro sacrificio, come testimonianza di fede, a Dio.