Roma – Parte oggi il piano sicurezza per il Giubileo. A due settimane dall’avvio dell’anno santo straordinario, indetto da Papa Francesco, scatta il dispiegamento di oltre 2000 uomini, tra polizia, carabinieri, guardia di finanza ma anche corpo forestale dello Stato, che sorveglieranno gli oltre 1000 punti “sensibili” che potrebbero essere oggetto di un attentato terroristico.
Gli addetti alla sicurezza, secondo i piani del Governo Renzi e di Roma Capitale, dovrebbero controllare, autobus e metropolitana, luoghi particolarmente frequentati da turisti e pellegrini in arrivo ma anche monumenti, piazze, eventi speciali e, ancora aeroporti, stazioni e, ovviamente, la centralissima piazza San Pietro dove il livello di sicurezza sarà massimo viste le ripetute minacce di attentato da parte dell’Isis ed il particolare significato che un atto terroristico commesso qui avrebbe sull’opinione pubblica internazionale.
Il Governo Renzi ha stanziato 200 milioni di euro per il Giubileo e sono attesi diversi milioni di turisti e pellegrini che, in qualche modo, dovrebbero, “giustificare” la spesa con incassi e ricadute, sulla città di Roma che altrimenti non sarebbero arrivati.
Il timore di attentati spaventa i pellegrini ed i turisti e le associazioni di categoria di albergatori e ristoratori e operatori turistici temono un crollo delle presenze dovuto ai tragici fatti di Parigi e alle ripetute minacce dell’Isis di voler colpire in Italia ed in particolare nel luogo simbolo della cristianità nell’evidente scopo di provocare un reale scontro bellico.
Intanto cresce sempre di più il numero delle persone che chiede a gran voce che il Giubileo venga rinviato ad un’altro periodo, magari meno caldo sotto il profilo del pericolo terrorismo.
Le spese, ingentissime, per l’organizzazione e la sicurezza, inoltre, potrebbero essere spese in modo diverso e non solo per la sola città di Roma.