Genova – Tornano le ronde armate in via Villini Negrone, sulle alture di Prà. I residenti, convinti di essere stati abbandonati dalle istituzioni e dalle forze dell’ordine e stanchi di essere derubati da una banda organizzata che depreda case di campagna e depositi degli attrezzi, hanno deciso di organizzarsi per sorvegliare le case sparse nella campagna e cercare di acciuffare i ladri che, da alcuni mesi, sembrano aver preso di mira quella zona.
“Li aspettiamo con i bastoni – spiegano i residenti – e speriamo che a nessuno venga in mente di venire a fare le ronde con il fucile da caccia”.
Il messaggio è chiaro e terribile nella sua semplicità: se non ci protegge nessuno lo facciamo da noi ma “a modo nostro”.
E l’esasperazione è tangibile ascoltando i racconti di furti, di razzie, di veri e propri raid compiuti soprattutto nel week end e con una curiosa “precisione” quando abitanti e villeggianti si allontanano.
“E’ come se sapessero i nostri spostamenti – spiegano – e sospettiamo che ci tengano d’occhio dalle vicine “Lavatrici” dove, con un binocolo, possono sapere esattamente quando qualcuno esce di casa ma, soprattutto, quando qualcuno sta per tornare. Sospettiamo che una base sia alle Lavatrici e altri ladri vengano diretti via cellulare”.
Qualche incontro tra le ronde ed i ladri è già avvenuto o, almeno, questo è quello che si racconta nella zona: un gruppo di giovani armati sino ai denti ha acciuffato un ladruncolo che aveva appena rubato un attrezzo da giardino e solo uno “scatto felino” giù per un dirupo ha evitato che il malvivente passasse qualche brutto quarto d’ora.
In questi ultimi giorni, dopo un periodo di calma relativa, i furti sono tornati a farsi sentire, pressochè ogni giorno.
Motoseghe, pompe idrauliche, piccoli compressori ma anche semplici attrezzi da giardino e oggettistica di poco valore.
“Rubano tutto quello che può essere facilmente rivenduto – dicono in via Villini Negrone – sappiamo chi sono e loro sanno chi siamo noi. Ci spiano, ci seguono e una resa dei conti è solo questione di tempo”.
Nelle prossime ore residenti e “volontari” che saliranno da Prà per dare manforte agli amici, si apposteranno in alcuni punti chiave della zona e, a loro volta, sorveglieranno il passaggio. Se qualcuno non della zona passerà per i “posti di blocco” scatterà la reazione.
“E se qualcuno deciderà di portare il fucile caricato a pallini – spiegano ancora alla ronda – non ci vengano a dire che non erano stati avvisati. Tutti sanno chi sono e abbiamo fornito identità e persino indirizzi di casa a chi di dovere, eppure sono tutti in circolazione e nessuno fa niente per difendere chi vive onestamente. E’ ora di far capire che ne abbiamo abbastanza”.