Genova – Un caso “sospetto” di positività alla tubercolosi e i bambini di una scuola materna e di un asilo nido di Sampierdarena dovranno sottoporsi allo screening per la malattia.
Sta suscitando molta preoccupazione il caso, registrato nel quartiere del ponente genovese, di un adulto che sarebbe entrato in contatto con due classi di bambini e sarebbe risultato positivo all’esame per rivelare il contatto con i batteri responsabili dell’infezione da TBC.
Il presunto caso di positività al test sarebbe stato registrato in un adulto che opera nella scuola materna Firpo e nell’asilo nido Mongolfiera.
Dopo la segnalazione tempestiva del caso, gli uffici della Asl di competenza hanno avvisato le autorià e subito sono scattati i provvedimenti previsti per il controllo delle epidemie.
Controlli eseguiti a scopo precauzionale visto che nessun caso accertato di TBC è stato denunciato ma che comunque stanno preoccupando e molto i genitori dei bambini interessati.
Questa mattina, infatti, i bambini della scuola materna Firpo, alla sezione Blu e nell’ asilo nido Mongolfiera sezione “semidivezzi”, verranno sottoposti al test anti TBC e lunedì mattina tutti i bambini dovranno presentarsi in Fiumara per la verifica di eventuali segnali di possibile contatto con i batteri della tubercolosi.
Nel frattempo, durante il ponte a scuola, i locali dei due istituti verranno sottoposti a interventi di bonifica preventiva secondo le direttive Ministeriali che scattano anche solo per il sospetto di un possibile contagio.
I genitori sono molto allarmati anche se i medici e gli specialisti hanno chiarito che si tratta di provvedimenti che scattano in via automatica anche in presenza di rischi minimi.
Di fatto ogni bambino verrà sottoposto ad un test nel quale un reagente evidenzierà il contatto con il batterio con una reazione cutanea molto evidente.
Se qualche bambino presenterà quei segni lunedì mattina l’allarme crescerà di livello altrimenti l’emergenza si chiuderà.
La tubercolosi è una malattia che si pensava quasi sconfitta in Italia ma che, recentemente, ha iniziato a presentare casi sempre più frequenti. Per questo motivo la reazione al possibile contagio è alta pur essendoci un rischio limitato a meno di contatti frequenti e molto prolungati con persone malate in forma evidente.