Lecce – I carabinieri del Ros di Lecce hanno eseguito un blitz questa mattina all’alba durante il quale hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e arresti domiciliari emessa dal Gip di Lecce Alcide Maritati su richiesta del procuratore aggiunto antimafia Antonio De Donno.
L’operazione denominata “Coltura”, eseguita nel territorio di Parabita e dintorni, ha portato all’arresto di 22 persone ritenute responsabili di associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, detenzione illegale di armi, corruzione e diversi altri reati, tutti aggravati dalle finalità mafiose.
Al centro delle indagini il clan “Giannelli” del sud del Salento, capeggiato dal boss ergastolano Luigi Giannelli. Proprio queste indagini hanno permesso di scoprire la reggenza del figlio del boss, Marco Antonio Giannelli, nella riorganizzazione del clan, attivo nel settore del narcotraffico, ma anche nel taglieggiamento degli operatori commerciali, instaurando rapporti collusivi con gli amministratori pubblici, condizionandone l’operato in cambio di sostegno elettorale.
Tra gli arrestati anche Giuseppe Provenzano, vicesindaco di Parabita.