Genova – Un accordo per garantire maggiore efficienza nella pratica della “raccolta differenziata”, che vede la città di Genova molto al di sotto delle medie europee.
E’ questo il contenuto dell’accordo siglato nella giornata di venerdì 18 dicembre, che ha sancito la futura collaborazione tra Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi, ndr), Comune di Genova e Amiu al fine di cambiare una volta per tutte l’approccio dei cittadini genovesi alla raccolta differenziata, promuovendo in particolare l’avvio al riciclo e al recupero dei rifiuti di imballaggio.
Le tre parti contraenti si sono poste l’obiettivo di presentare un piano d’azione dettagliato entro i primi mesi del 2016, in modo tale da poter accelerare quanto più possibile l’inizio di eventuali forme di azione sul territorio cittadino, e in tal senso le parti si incontreranno già la prossima settimana per incominciare a delineare un calendario di incontri e formare un gruppo di lavoro concordato.
“Abbiamo richiesto al Conai un supporto tecnico per la progettazione di un nuovo Piano di gestione integrata dei rifiuti urbani che porti alla loro riduzione e all’integrazione della raccolta differenziata” – ha dichiarato l’assessore all’Ambiente del Comune di Genova, Italo Porcile, visibilmente soddisfatto della possibilità di aver avuto come interlocutore un ente come il Conai.
“Tutto ciò è in accordo con l’attuale quadro normativo” – aggiunge sempre l’assessore all’Ambiente – “tenendo conto anche che sono proprio le direttive comunitarie a richiedere una precisa gerarchia in materia di gestione dei rifiuti. Una gerarchia che prevede prevenzione, preparazione per il riutilizzo, riciclaggio, recupero di altro tipo e smaltimento».
“La sigla del protocollo di intesa con il Comune di Genova e con Amiu è la conferma dell’impegno del Consorzio per lo sviluppo dei servizi di raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio nelle grandi realtà urbane” – ha commentato Walter Facciotto, direttore generale del Conai.
“Conai metterà a disposizione strumenti e risorse con l’obiettivo condiviso di aumentare la quantità di rifiuti di imballaggio da avviare a riciclo, con la collaborazione e l’impegno di tutti i soggetti coinvolti, il Comune, l’azienda, i cittadini e le imprese, soggetti che saranno le chiavi di successo e ci consentiranno di raggiungere i positivi risultati che merita questa grande e importante città del Nord Italia”.
Dopo alcuni mesi di colloqui e discussione, le operazioni dei tre enti dovrebbero articolarsi in tre fasi.
In un primo momento verrà fatta una valutazione della situazione attuale, con particolare attenzione per quanto riguarda l’aspetto della raccolta e quello dell’impiantistica di supporto.
La seconda fase consisterà invece in uno studio delle peculiarità urbanistiche, sociali e demografiche per municipio e delle criticità eventuali in materia di erogazione del servizio di raccolta.
La terza fase porterà poi alla stesura di un vero e proprio progetto da applicare sul territorio e su cui effettuare i primi studi.
“La collaborazione con Conai è un elemento qualificante, un segnale forte e decisivo per far capire che Genova e i genovesi devono modificare in positivo le proprie consuetudini, facendo della raccolta differenziata una buona abitudine quotidiana” – ha aggiunto Marco Castagna, presidente Amiu.
“Le giustificazioni e gli alibi per non fare una raccolta differenziata efficace ed efficiente sono finiti. Apprendere nuovi metodi è una sfida che Amiu raccoglie e affronta nei prossimi mesi con un lavoro di squadra che coinvolge tutto il personale, per arrivare ad aumentare la consapevolezza nei cittadini di Genova: la cultura dello sviluppo sostenibile, dell’economia circolare e il rispetto dell’ambiente nascono, dalle azioni dei singoli, ma tutte insieme producono effetti importanti per la sostenibilità ambientale della nostra città».