Imperia – Utilizzo di auto di servizio per faccende personali, estranee al lavoro, e certificati di morte firmati senza aver visionato i cadaveri. Emergono particolari inquietanti dalle indagini sull’ex responsabile del dipartimento di Medicina legale della Asl 1 imperiese che è stata sospesa dal servizio proprio per queste accuse.
La funzionaria, in particolare, avrebbe sottoscritto ed avvallato ispezioni su cadaveri, senza aver visionato di persona le salme. Un’omissione che non riguarderebbe solamente il mancato esercizio del proprio lavoro ma, ad esempio, potrebbe aver causato il mancato riconoscimento di decessi per crimini o omissioni visto che il compito del medico legale è proprio quello di verificare che la morte sia avvenuta in circostanze “naturali” e non per responsabilità od omissioni di altri.
La funzionaria è stata sospesa dal servizio per provvedimento del gip del Tribunale di Imperia e dalle indagini, avviate a giugno con il sequestro di ingente materiale probatorio, potrebbe riservare altre clamorose rivelazioni.
Al momento sembra che la dottoressa abbia controfirmato documenti per i decessi di almeno 49 persone senza aver visionato di persona i cadaveri.
Si tratta di omissioni che andrebbero dal marzo al giugno 2015 e gli inquirenti sospettano che la vicenda si sia protratta nel tempo per diversi anni.
Ma le indagini avrebbero accertato che la funzionaria aveva firmato certificati di morte “in bianco” e certificati di malattia senza indicare il nome del paziente.
Tutte circostanze che dovranno essere verificate e che potrebbero costare il posto di lavoro ma anche una pesante condanna, alla dottoressa della Asl 1 imperiese.