L’Aquila – Un uomo di 36 anni, Piero Fiordigigli, di Paganica, lavoratore in mobilità dello stabilimento Tensiter specializzato nella produzione di manufatti in cemento armato, si è suicidato bevendo un bicchiere di acido muriatico.
A nulla è servito il ricovero in extremis nel reparto di Rianimazione dell’ospedale dell’Aquila, purtroppo per l’uomo non c’è stato nulla da fare.
La scelta di compiere il gesto estremo è arrivata dopo la perdita del posto di lavoro, colpo di grazia ad una situazione di depressione dalla quale Fiordigigli stava cercando di uscire.
Secondo la ricostruzione degli eventi fatta dagli agenti della Squadra volante, l’uomo aveva scritto un sms al collega manifestando le sue intenzioni. Il collega è immediatamente andato a casa dell’uomo e, resosi conto della gravità della situazione, ha avvertito la compagna di Fiordigigli, dipendente di un bar.
La dona, tornata nell’abitazione, ha provato a far desistere il compagno dal gesto e quando sembrava che la situazione stesse per volgere al meglio, l’operaio si è mosso velocemente bevendo l’acido contenuto nel bicchiere.
Immediatamente è stato allertato il 118 che a sua volta ha avvertito la volante. Le condizioni dell’uomo sono apparse subito critiche tanto che al suo arrivo al pronto soccorso i medici hanno optato immediatamente per il ricovero in Rianimazione. L’uomo si è spento ieri mattina. Nonostante la dinamica degli eventi appaia chiara, il pm Simonetta Ceccarelli ha disposto l’autopsia.