Dallas – Il farmaco antidepressivo Prozac potrebbe diventare un alleato in più contro la sindrome di down. L’Univeristy of Texas Southwestern Medic Center di Dallas inizierà a breve la sperimentazione, e lo stesso succederà in Italia, a Napoli.
“I due difetti principali nella sindrome di Down – spiega la coautrice dello studio Renata Bartesaghi, dell’Univeristà di Bologna – sono un deficit nella produzione di neuroni e il fatto che i neuroni si sviluppano in maniera sbagliata”. “Sapevamo poi che nel cervello con sindrome di Down – aggiunge – c’è un difetto nel neurotrasmettitore serotonina, che grazie alla fluoxetina viene mantenuta nel cervello favorendo la maturazione cerebrale e la neurogenesi”.
In Italia, l’esperimento verrà condotto su 21 donne incinte al cui bambino è stata diagnosticata la sindrome di down. A 14 di loro verrà sottoposto il farmaco durante la gestazione e i primi 2 anni di vita del bambino. L’obiettivo è quello di contrastare il deterioramento dei neuroni provocato dalla sindrome. Fino ad oggi, esperimenti sui topi hanno dato ottimi risultati in quel senso. “Non è detto che sull’uomo l’effetto sia lo stesso – sottolinea Bartesaghi – e fino alla dimostrazione non si possono illudere le famiglie. E’ un approccio che suscita un po’ di perplessità, anche perché le dosi utilizzate saranno molto più alte”.