Roma – Si torna a parlare di Andrea Ghira alla trasmissione Chi l’ha visto che ha ricostruito la tragica notte del cosiddetto “delitto del Circeo” quando l’uomo partecipò al rapimento e all’omicidio di Rosari Lopez ed al tentato omicidio di Donatella Colasanti la notte tra il 30 settembre e il 1 ottobre del 1975.
Andrea Ghira si trovava con Gianni Guido e Angelo Rizzo ma, al contrario degli altri due, non ha trascorso in carcere nemmeno un giorno.
Ricercato in mezzo mondo, Ghira sarebbe morto in Nord Africa, nell’enclave spagnola di Melilla, arruolato nella legione straniera e sepolto con il falso nome di Massimo Testa.
Una circostanza che, però, non è mai stata confermata in modo chiaro e che rende molto sospetti i parenti delle vittime.
Chi l’ha visto ripercorre la storia del ritrovamento e torna a parlare degli esami che sono stati ordinati dagli inquirenti per accertare finalmente se davvero il corpo sepolto con il nome di Massimo Testa è quello di Andrea Ghira.
Alcuni elementi insospettiscono: il nome sulla tomba è cambiato nel corso degli anni e anche la data di morte. Inoltre le ossa trovate nella tomba sembrerebbero appartenere ad una persona più bassa o, comunque, di statura diversa da quella di Ghira.
I parenti delle vittime temono che Ghira non sia morto e che, invece, sia ancora vivo e vegeto, magari in Argentina dove era stato segnalato anni prima.