Genova – Mentre prosegue ad oltranza il blocco delle vie del ponente genovese, da parte dei dipendenti Ilva, arriva la conferma della convocazione a Roma, il prossimo 4 febbraio, di una delegazione dei lavoratori.
Una prima “vittoria” sembra essere stata conquistata anche se resta il dubbio sul nome del Ministro che riceverà i lavoratori.
Unanime la voce a sostegno della vertenza da parte della politica ligure.
Il deputato del Partito Democratico, Mario Tullo, ha presentato un ordine del giorno al Governo per chiedere l’inserimento della clausola sociale nel contratto che dovrà essere sottoscritto dall’acquirente delle Acciaierie Ilva.
“Comprendo le preoccupazioni dei lavoratori e condivido la necessità di una risposta politica all’incontro convocato il prossimo 4 febbraio presso il Ministero dello Sviluppo Economico – ha dichiarato Mario Tullo – Questa necessità era tra gli impegni che ho chiesto al Governo con un Odg in sede di approvazione del Decreto ILVA: tenere insieme la tutela dei livelli occupazionali con quelli produttivi è sempre stata e rimane una nostra priorità e come tale sarà sempre al centro della nostra attività parlamentare sul tema”
Qui di seguito il testo completo dell’Ordine del Giorno:
La Camera dei Deputati, premesso che con l’approvazione del DDL 3481/A vengono prese decisioni al fine di tutelare la filiera siderurgica italiana ed in particolare dei complessi aziendali ILVA che ne rappresentano la centralità.
Si è affrontata una congiuntura obiettivamente complessa dando una risposta concreta nella direzione della sintesi tra il diritto al lavoro e il diritto alla salute, garantendo la continuità occupazionale dei lavoratori di Genova Cornigliano, mettendo in atto tutti gli interventi necessari per poter conservare una base salariale congrua, attraverso l’attivazione dei lavori di pubblica utilità; all’interno del DDL è stato recepito, come previsto dall’Accordo di Programma di Genova sottoscritto nel 1999, un emendamento che prevede l’integrazione al reddito fino al 70% per i lavoratori di Cornigliano con un contributo del MEF di un 1 milione e 700 mila euro con durata fino a settembre 2016 e, insieme a ciò, l’attivazione dei lavori di pubblica utilità finanziati attraverso i fondi nazionali per le bonifiche, durante la riunione del Comitato di Vigilanza del 03/11/2015, la struttura commissariale ILVA dichiarò che entro la prima metà del 2016 sarebbero arrivati a Genova i fondi, fra sei e otto milioni di euro, per completare l’investimento sulla zincatura e adeguare la linea al mercato dell’auto. L’impianto, in questo modo, avrebbe potuto entrare in funzione e riassorbire 80-100 lavoratori.
Per gli investimenti sulla banda stagnata invece fu manifestata la conferma del progetto, ma con tempi più lunghi, non nel 2016.
Impegna il Governo ad assicurare, nel caso di vendita, la tutela degli attuali livelli occupazionali anche attraverso l’inserimento della clausola sociale all’interno del bando; a prevedere un confronto tra i sottoscrittori dell’Accordo di Programma del 1999, come richiesto in questi giorni dalle organizzazioni sindacali, affinché venga mantenuta, in sede di ricontrattazione sindacale dei contratti di solidarietà, l’integrazione al reddito sancita con legge; a dare attuazione all’impegno assunto dalla gestione commissariale nel corso dell’ultimo comitato di vigilanza al fine di garantire i fondi necessari per completare l’investimento sugli impianti di zincatura a quattro e su quelli per la lavorazione della banda stagnata.