Roma – C’è chi pubblica le foto delle statue censurate e chi invita a “coprire” Matteo Renzi e il ministro della Cultura Dario Franceschini e chi, invece, ironizza sulla sensibilità sugli ospiti postando una foto del bidet del bagno “oscurato” in segno di rispetto per un amico inglese invitato a cena.
Non si placa la polemica sulle statue coperte durante la visita del premier iraniano Rohani ai musei capitolini. Un provvedimento barbaro che ha offeso la storia millenaria della cultura italiana ed anche lo stesso ospite cui è stata attribuita l’incapacità di comprendere che si tratta di statue e non certo di “pornografia”.
Mentre il ministro dei Beni e Attività Culturali Franceschini si affanna a precisare di essere stato all’oscuro di tutto e mentre la Sovrintendenza dei Beni Culturali rispedisce al mittente le accuse e invita a “chiedere a Palazzo Chigi”, la Rete non perdona la gaffe e crea un hashtag speciale per la vicenda: #statuecoperte
Una linea che unisce proteste e polemiche ma anche chi manifesta il proprio dissenso ricordando che, alcuni anni fa, durante una visita di un principe saudita a Firenze – con Matteo Renzi sindaco – venne coperta la statua di Jeff Koons che avrebbe potuto urtare la suscettibilità “musulmana” dell’ospite.
Allora la statua venne coperta con un separè ornato con i gigli fiorentini.