Sky Go e Mediaset Premium con 5 euro al mese con l’IPTV

Milano – Basta digitare “Iptv 5 euro mese” su Google ed il gioco è fatto. In Rete esistono centinaia di siti che propongono canali a pagamento come Sky Go e Mediaset Premium a prezzi stracciati, a patto di essere disposti a commettere un reato.
Lo ha denunciato pubblicamente un articolo de Il Fatto Quotidiano ma la truffa va avanti da tempo e diventa ogni giorno più raffinata, mano a mano che cresce la Rete di Internet e i mezzi tecnologici si fanno più evoluti.
Un tempo si potevano comprare schede “piratate” che consentivano la visione dei programmi sino al cambiamento della codifica da parte dei gestori ma oggi, con 5 o 10 euro al massimo, si può godere di tutti gli oltre 1000 canali a pagamento con una semplice connessione Internet, un account di Skype e un pò di predisposizione al rischio.
Già perchè nessuno lo dice sui vari canali pirata ma utilizzare questi servizi è illegale e se si viene scoperti si può andare incontro ad un vero e proprio processo con tutte le conseguenze del caso.
Chi è disposto a correre il rischio può fare una banale ricerca in Rete, digitando le parole chiave “Iptv” (la tecnologia che permette l’illecito) e la somma che può o vuole pagare.
Cinque euro sono sufficienti ad avere un ottimo servizio ma se il cliente è disposto a pagarne 10, avrà a disposizione la visione full HD e persino il pacchetto “a luci rosse” con film hard gratis.
In genere i siti che propongono il servizio illegale si contattano con una email ma i più “sgamati” accettano anche una semplice chiamata in Skype o in una delle chat usate anche dai terroristi dell’ISIS perchè è impossibile (o molto difficile) intercettarle.
Si paga la somma richiesta (dai 5 ai 10 euro al mese) e il pirata informatico dall’altro lato della Rete consegna un link che permette di accedere al servizio.
Centinaia di canali in chiaro, con una qualità video impressionante, audio in sincrono e visione perfetta su Pc o, utilizzando uno smarTV, anche sullo schermo di casa.
Pagare, poi, è semplicissimo e dovrebbe far rizzare i capelli in testa a tutti i servizi di Intelligence del Mondo. Gli stessi canali, infatti, potrebbero essere utilizzati per finanziare il terrorismo.
Ci sono servizi di pagamento in Rete e che sono difficilmente individuabili (paypal, ricariche postepay) ma anche servizi del tutto legali e disponibili dal tabaccaio sotto casa e completamente anonimi.
Si compra una scheda con una numerazione e la si comunica alla persona che si vuole pagare. Questa, poi, trasformerà a sua volta il codice in una somma in contanti andando in un altro tabacchino.
Il fenomeno è in continua crescita e le aziende danneggiate lo sanno e cercano di correre ai ripari ben sapendo che, prima o poi, un altro pirata informatico scoprirà la strada per riprendere l’attività lucrosa.
Le attività investigative vanno avanti da anni e ogni volta che viene effettuata una “retata” qualcun altro apre un nuovo servizio e ricomincia il gioco della guardia e dei ladri.
Di mezzo, come sempre, le persone perbene che pagano senza fiatare il costo del servizio legale e si sobbarcano anche i costi della battaglia telematica contro i “furbetti” dell’IpTv.