Genova – Tutta la Sampdoria, dall’allenatore all’intera formazione, è concentrata sulla delicatissima trasferta di Milano contro l’Inter.
La sfida, in programma sabato sera (ore 20,45), è una partita cruciale per il destino della Sampdoria, piombata nella lotta “salvezza” dopo le ultime tre partite, e rappresenta un crocevia importante anche per i nerazzurri di Roberto Mancini, che dovranno ritornare a vincere per non perdere il treno della lotta Champions League.
“Per entrambi sarà una partita delicata, ma noi non possiamo permetterci di perdere: per come abbiamo giocato abbiamo raccolto meno di quanto seminato”.
Sono state queste le prime parole del tecnico blucerchiato in apertura di conferenza stampa, questa mattina, al centro sportivo “G. Mugnaini” di Bogliasco.
“Non so se sia meglio affrontare un’Inter in difficoltà o un’Inter in striscia positiva: a volte è meglio in un caso, a volte è meglio nell’altro” – sottolinea Montella, evidenziando come i nerazzurri siano “un po’ indietro rispetto alle proprie ambizioni di lotta per il terzo posto”.
Oltre al capitolo Eder, che tiene banco per pochissimi minuti in conferenza, visto che per stessa ammissione del tecnico della Sampdoria l’italo-brasiliano è ormai un ex giocatore e come tale andrà considerato, gli organi di stampa hanno insistito molto sulla tematica infortuni, spina nel fianco della Sampdoria da diverse settimane.
“Moisander ha ripreso ieri ad allenarsi con la squadra, e così anche De Silvestri. Sono entrambi a disposizione, seppur in una condizione un po’ precaria” – ha sottolineato l’allenatore blucerchiato, apparso contento di poter ritrovare due pedine molto importanti per lo scacchiere difensivo della Sampdoria.
Si è passati poi a discutere della tematica “gol fatti”, capitolo che in casa Samp tiene banco da diverse giornate e che, se paragonato con il dato delle reti subite (la Sampdoria è la seconda peggior difesa del campionato con 43 reti subite assieme al Carpi, ndr), può sicuramente ridare vigore allo spettro “retrocessione”.
“Abbiamo bisogno di migliorare solo al tiro in porta perchè arriviamo spesso nei 20 metri, ma calciamo poco” – ha dichiarato a tal proposito Montella, chiarendo poi che ritiene di avere sotto torchio una formazione che “in termini di personalità ha dimostrato di avere giocatori di spessore”.
Al termine della conferenza sono arrivate alcune domande legate alla paura che può creare il Frosinone a sole tre lunghezze di distanza dai blucerchiati, alle quali il tecnico campano ha risposto con molta pacatezza e tranquillità.
“Noi dobbiamo fare il nostro percorso a prescindere dagli avversari e nella nostra testa non può albergare il pensiero che ci salveremo solo se gli altri perdono: noi ci dobbiamo salvare con le prestazione”.