Padova – Un gruppo di ricercatori di Padova in collaborazione con il Memorial Sloan Kettering Hospital di New York ha trovato una particolare alterazione genetica denominata Vgll2, che rende ancor più aggressivo il rabdomioscarcoma. Il rabdomiosarcoma è un tumore infantile poco diffuso (rappresenta circa il 3,5% dei casi totali), dovuto a una crescita irregolare delle cellule rabdomioblasti nel feto materno, che in genere si sviluppa nella zona tra il collo e la testa. Si tratta di un tumore molto aggressivo che colpisce soprattutto bambini tra gli 1 e i 5 anni d’età, più raramente adolescenti e adulti. Fino agli anni ’80 non esisteva cura a questa patologia, poi la ricerca (anche grazie alle donazioni di parenti delle giovani vittime) ha fatto molti passi avanti, e oggi circa il 70% dei casi trova una soluzione. La ricerca italiana ha consentito di scoprire e isolare il Vgll2, e apre la strada a studi che, nelle intenzioni dei ricercatori, consentiranno di elaborare terapie sempre più mirate. Lo studio è stato pubblicato sull’American Journal of Surgical Pathology.