Genova – Diverse perquisizioni e numerosi sequestri presso due aziende della Valfontanabuona e presso una di Acqui Terme sono stati condotti da pattuglie del Corpo Forestale dello Stato e della Guardia di Finanza.
I militari del Nucleo investigativo della Forestale di Genova, nei primi giorni di febbraio, avevano scoperto di conferimenti non autorizzati di terre, presso una cava, nel comune di Uscio, in fase di dismissione.
Questi conferimenti provenivano da un cantiere che l’ENEL aveva concesso in appalto ad una impresa edile di Acqui Terme.
L’impresa, senza avere alcuna autorizzazione, ha iniziato a scaricare rifiuti di scavo proprio all’interno della cava di cui è titolare una azienda in fase di liquidazione nel comune di Cicagna.
In quella precisa occasione la pattuglia della Forestale che aveva colto l’attività in flagranza, aveva sequestrato la cava ed i due camion utilizzati per il trasporto del materiale da sotterrare.
Secondo i primi accertamenti, era possibile un coinvolgimento di una terza figura imprenditoriale, quale mediatore, del titolare di una azienda di Coreglia Ligure che avrebbe permesso alla ditta di Cicagna di accedere all’area di cava proprietà dell’impresa che si occupava dell’estrazione.
Alla luce di tutti questi possibili collegamenti, la Procura ha disposto numerose perquisizioni presso tutte le sedi aziendali che sono interessate dalla vicenda. L’attività di controllo è iniziata all’alba di ieri quando gli uomini della Forestale e delle Fiamme Gialle si sono recati da tre imprenditori coinvolti delle indagini. I militari hanno sequestrato documenti e diverse foto che ora passeranno in mano agli inquirenti. I titolari delle imprese sono stati iscritti nel registro degli indagati per i reati di illecita gestione dei rifiuti e discarica abusiva.