Milano – C’è anche un casellante dell’Autostrada che non arrivava a fine mese con lo stipendio tra i 4 arrestati dai carabinieri per una serie di rapine in Banca. I militari hanno individuato e smantellato una banda di malviventi che operava in trasferta partendo dalla Campania per colpire in Lombardia.
A mettere i carabinieri sulla pista giusta alcune impronte digitali lasciate sui luoghi dei delitti e le riprese video delle telecamere di sicurezza che hanno evidenziato il ruolo di una donna di 34 anni che sembra essere il capo della banda.
Insieme a lei sono finiti in manette tre uomini tra i 36 e i 51 anni che costituivano il gruppo di rapinatori che ha imperversato in Lombardia con numerosi colpi.
Il modus operandi della banda era sempre lo stesso. Dopo aver controllato la banca con sopralluoghi per studiare orari e procedure, un palo si sistemava davanti all’Istituto preso di mira mentre gli altri entravano e simulando di avere armi nascoste, chiudevano il personale nel bagno per poi svuotare casse e bancomat.
Poi l’intero gruppo fuggiva tornando in Campania da dove partiva ogni volta.
Uno degli arrestati ha confessato la sua partecipazione ai colpi giustificando il proprio comportamento con il fatto che il suo stipendio da casellante dell’Autostrada non gli bastava ad arrivare a fine mese.