Milano – Anche Beppe Grillo interviene sul caso del figlio di Nichi Vendola ottenuto con la pratica della surrogazione di maternità, ovvero l'”utero in affitto”. Il leader del Movimento Cinque Stelle ha detto la sua in un modo per lui insolito: con un editoriale pubblicato sul Corriere Della Sera di oggi. “C’è qualcosa del concetto di utero in affitto che mi spaventa – scrive l’ex comico – e non ha nulla a che fare con l’omosessualità oppure l’eterosessualità; mi spaventa la logica del ‘lo facciamo perché è possibile'”. Nel suo intervento, Grillo ha poi definito “curioso” “come il prezzo delle creature viventi possa diventare così basso e trattabile, proprio quando è altissimo il pericolo di sconvolgimenti irreparabili dello stato sociale e morale di un popolo”. Riferendosi poi al caso specifico di Vendola (che ora è padre di un bambino partorito da una donna californiana), Grillo scrive “Quanto è lontano Nichi Vendola da quello che sta succedendo nel mondo reale per permettersi di comportarsi con una majorette che rotea strane mazze colorate guidando un corteo di pareri in svendita”. Non si tratta della prima reazione del mondo della politica alla scelta del leader di Sel. Se solidarietà gli è stata espressa dal deputato Pd Ivan Scalfarotto, molte sono state le accuse. Durissimo il segretario della Lega Nord Matteo Salvini, che ha definito quello di Vendola e compagno un gesto di “schifoso egoismo”. Ma a sorpresa si è detta “perplessa” anche la presidente della Camera Laura Boldrini, eletta in Parlamento nel 2013 proprio tra le fila di Sinistra Ecologia e Libertà. “Faccio gli auguri a Vendola – ha dichiarato – ma personalmente ho molte riserve sulla maternità surrogata”. La terza carica dello Stato ha definito infatti la maternità surrogata una pratica che “si presta allo sfruttamento del corpo delle donne”, in particolare nei paesi in via di sviluppo, anche se non è il caso del figlio di Vendola, partorito da una donna statunitense.