Roma – Un unico codice per accedere a 300 servizi online. È l’idea del Governo per rendere più semplici i rapporti tra il cittadino e la Pubblica Amministrazione, che dopo alcuni ritardi (inizialmente il piano doveva prendere il via a ottobre 2015) dovrebbe finalmente concretizzarsi nel mese di marzo. Attesa per oggi una conferenza stampa del Ministro della P.a. Marianna Madia, insieme ad Antonio Samaritani (Agid), Tito Boeri (Inps), Marco Patuano (Tim) e Francesco Caio (Poste). Già da oggi i cittadini possono fare richiesta per ottenere lo Spid, ovvero il codice per accedere ai servizi: dal pagamento della Tasi al bollo auto. L’obiettivo fissato dal governo è quello di raggiungere i 10 milioni di utenti entro l’anno prossimo, e di rendere online tutti i servizi, compresi quelli privati. Per raggiungere questo obiettivo, verrà istituito un portale unico per accedere a servizi in rete, che si chiamerà Login Italia. Per ottenere la Spid bisogna presentare apposita richiesta a un operatore indicato dalla P.a. e inserito in un apposito albo, e fornire i propri dati personali. La password dovrà essere composta di almeno 8 caratteri, con almeno un numero e un simbolo speciale (%, # o altri), non avere segni uguali consecutivi e avere lettere sia maiuscole che minuscole. Per motivi di sicurezza, sarà inoltre richiesto di aggiornare la password ogni 6 mesi. Le regole per l’attuazione dell’identità digitale sono state fissate dal garante per la privacy. A seconda del servizio richiesto sono previsti tre livelli di sicurezza: al primo per accedere ai servizi basterà il semplice Pin unico, al secondo il Pin abbinato a una password “usa e getta” (simile a quella che già si usa per accedere ad alcuni conti correnti online) e al terzo un supporto fisico nella forma di una “Smart card”. Tutti i servizi saranno gratuiti a eccezione della Smart card. Il primo ente locale a lanciare i servizi online sarà il Comune di Firenze, mentre tra le regioni alcune già offrono la possibilità di accedere ad alcuni sportelli in rete: Liguria, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Marche e Toscana.
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