Torino – Non si fermavano neppure davanti ai salvadanai dei bambini e razziavano le case con precisione certosina e grande organizzazione logistica. Una banda di otto cittadini georgiani è stata scoperta e smantellata dai carabinieri che indagavano su una raffica di colpi messi a segno con la tecnica della “chiave bulgara”.
I ladri riuscivano ad aprire le porte blindate utilizzando un “punto debole” che consentiva loro di forzare le serrature senza sforzo, al punto da far credere di essere state aperte con la chiave originale.
Con questa tecnica i ladri hanno colpito almeno 40 appartamenti ed hanno rubato gioielli e denaro per un bottino di almeno un milione di euro.
I colpi sono stati realizzati in Piemonte ma anche in Lombardia e in Valle d’Aosta dove i georgiani si spostavano in una sorta di tour dei furti.
La procura di Ivrea che indagava sulla banda ha ordinato anche dieci perquisizioni domiciliari che hanno permesso di recuperare parte della refurtiva, refurtiva per 500mila euro, contanti per 300mila euro e ben 120 monete d’oro.
I ladri stavano per fuggire all’estero e per questo motivo la procura ha ordinato la raffica di arresti.