Rosas (Spagna) – Sarà l’autopsia a chiarire il mistero del decesso, nel porto di Rosas, sulla Costa Brava spagnola, di un imprenditore italiano di 45 anni e di una ragazza di origini russe di 28 anni. A trovare i due, ormai morti, le forze dell’ordine spagnole che sono salite sul maxi yacht su cui viaggiavano per notificare una sanzione per errato ormeggio.
Una volta giunti nelle cabine, infatti, i militari hanno trovato i due senza vita e un grosso quantitativo di droga.
Secondo le prime indagini, ad uccidere il manager del settore logistico-portuale, originario di Torino ma da anni residente a Genova, sarebbe stato il monossido di carbonio o un mix di droga e alcol.
Il natante risulta partito proprio da Genova nel maggio scorso e sabato sera era approdato a Rosas ma l’ormeggio non era regolare.
Proprio per questo motivo, dopo diversi tentativi di avvisare le persone a bordo dall’esterno, i responsabili del porto hanno chiamato le forze dell’ordine che hanno scoperto tra tragedia.
I corpi dell’uomo e della ragazza sono stati portati a terra e ora sono a disposizione dei medici legali che verificheranno le cause dei decessi.