Genova – Traffico ancora ko, a Voltri, nonostante la chiusura della statale Aurelia e il blocco del traffico proveniente da Arenzano. Cittadini esasperati e automobilisti bloccati nel traffico sono ormai una consuetudine ma ora, con la strada a mare chiusa ed il conseguente azzeramento del traffico proveniente da “fuori” i Voltresi tornano a puntare il dito contro la riorganizzazione della viabilità locale e i molti ostacoli introdotti.
Ieri sera, intorno alle 19, il traffico nella centralissima via Camozzini, in entrambe le direzioni, era praticamente fermo. Una lunga coda di vetture cercava disperatamente di muoversi sia in direzione Genova che nel tragitto contrario.
Una condizione tipicamente “estiva” ma che ora preoccupa e non poco commercianti e residenti che temono che, una volta riaperta l’Aurelia e con il conseguente aumento ulteriore di auto in transito, la viabilità di Voltri possa collassare.
“Se la situazione è questa con l’Aurelia chiusa – dicono commercianti e residenti – appare evidente che qualcosa davvero non funzioni. Bisognerebbe approfondire prima che i lavori alla frana di Arenzano procedano e la strada venga riaperta. Il flusso aggiuntivo di auto potrebbe davvero bloccare del tutto Voltri”.
Il traffico voltrese non è mai stato “facile” e il limite di una sola arteria che attraversa il quartiere da est ad ovest non aiuta di certo. Tuttavia, secondo molti, gli interventi fatti per modificare la viabilità non hanno risolto il problema e non lo hanno nemmeno ridotto.
“Ci raccontavano che il problema era il flusso di veicoli in arrivo da ponente – spiegano ancora i voltresi – ma appare evidente che la frana di Arenzano ha tolto l’alibi a chi ha usato questa scusa. Ora chiediamo una analisi seria dei flussi e provvedimenti adeguati e che risolvano i piccoli grandi intoppi che paralizzano il traffico”.
Auto bloccate in coda e traffico ko hanno un peso non indifferente sia sulla vivibilità del quartiere che sui bilanci dei commercianti.
“Se diventa impossibile girare per Voltri – denunciano i commercianti – diventa sempre più difficile che qualcuno passi per fare acquisti. Abbiamo problemi di posteggio e completa assenza di vigili. Evidentemente qualcuno ci considera un quartiere di serie B rispetto ad altre zone di Genova”.
Chi lavora ed abita a Voltri chiede quindi una campagna di studio particolareggiato dei flussi del traffico ed un percorso davvero partecipato per decidere le modifiche alla viabilità. In particolare c’è chi punta il dito contro i semafori che non sarebbero coordinati e sarebbero troppo “ravvicinati”.
“Due semafori in cinquanta metri – è la protesta ricorrente – sono troppi e creano intoppi anche quando non c’è nessuno ad attraversare. Altrove si posizionano rilevatori del traffico, si contano le auto di passaggio nelle varie vie. Chissà perchè, a Voltri, arriva sempre qualcuno che ha le risposte pronte e magari non vive nemmeno nel quartiere. Chiedete ai Voltresi come risolvere il problema e certamente il traffico diminuirà”.