Genova – Una serie di incontri sull’alcol e le dipendenze aperta alla cittadinanza e organizzata in collaborazione con i rappresentanti delle comunità straniere presenti nel quartiere.
Assoutenti e Sportelli Consumatori in Rete organizzano un ciclo di incontri per sensibilizzare ai problemi legati al consumo di alcolici a partire da quei quartieri dove i fatti di Cronaca hanno evidenziato un crescente allarme sociale sull’argomento.
Si parte da Sampierdarena dove i recenti divieti sulla Movida hanno riportato alla ribalta le criticità legate al consumo di bevande alcoliche con particolare attenzione alla diffusione del fenomeno nelle Comunità straniere presenti nel quartiere.
L’iniziativa ha ricevuto il patrocinio del Municipio II Centro Ovest, della Asl 3 genovese, dell’Arcat (Associazione dei club degli alcolisti in trattamento) e dal Consolato Ecuador a Genova.
Dopo i primi due incontri di informazione e sensibilizzazione ne seguirà uno più incentrato sulla risposta che Enti, Associazioni e Istituzioni possono offrire per un percorso di risoluzione del problema.
Il primo appuntamento, dal titolo “Alcol, Guida e Lavoro” è fissato per oggi, giovedì 29 settembre, presso il Centro Civico Buranello di via Nicolò Daste 8, dalle ore 18 alle ore 20.
All’incontro parteciperanno:
– Furio Truzzi, presidente Assoutenti
– Elena Fiorini, Assessore legalità e sicurezza Comune di Genova
– Franco Marenco, Presidente Municipio II Centro Ovest
– Narcisa Soria Valencia, Console dell’Ecuador a Genova
– Luigi Carlo Bottaro, direttore generale Asl3 genovese
– Francesco Cozzi, Procuratore di Genova
– Dott.ssa Adele Rossi, medico
– Annabella Muckermann, rappresentante Arcat (con testimonianze “Ripara e Impara”)
– Polizia stradale
Verranno affrontate le tematiche legate ai pericoli della guida in stato di ebbrezza – che provocano dal 40 al 50% degli incidenti mortali sulle strade – ma anche delle conseguenze del ritiro della patente per chi lavora con mezzi di trasporto (padroncini, trasportatori etc).
Gli Appuntamenti
Alcol, guida e lavoro
Giovedi 29 settembre, dalle 18 alle 20 presso il Centro Civico Buranello, in via Nicolò Daste 8, a Sampierdarena
Seguirà aperitivo (rigorosamente analcolico) per tutti i Partecipanti
Alcol e tradizioni – luoghi comuni ed esperienze
Giovedì 27 ottobre, dalle 18 alle 20 presso l’Istituto Don Bosco
Problema Alcol: che fare?
Giovedì 24 novembre, dalle 18 alle 20 presso il Centro Civico Buranello
Ad accompagnare gli eventi testimonianze varie, cocktail della “vera amicizia”, etilometri in omaggio e aperitivi/apericena in compagnia.
Le bevande alcoliche sono parte della cultura europea da millenni, sono presenti in tutte le case, sono usate per socializzare e sembra che non si possa festeggiare o celebrare senza bere alcolici.
Se il loro consumo comincia a provocare dei problemi, le persone trovano sempre qualche giustificazione, ed è raro che venga subito messo in discussione il consumo di bevande alcoliche.
Eppure si tratta di una droga a tutti gli effetti. Di una sostanza sempre tossica sulle cellule umane e dichiaratamente cancerogena.
Ce ne sarebbe abbastanza per limitarne il consumo, ma in realtà la nostra società finge di non vedere per non intaccare una tradizione che riguarda tutti e voltandosi ipocritamente dall’altra parte, dimentica oltre ai danni sanitari, anche quelli sociali: l’alcol compare come causa o concausa in un gran numero di separazioni, divorzi, violenze domestiche, di risse, di omicidi, di suicidi, di incidenti stradali, di perdita del lavoro, delle risorse economiche, spesso anche con perdita della casa e della dignità umana.
I servizi socio sanitari fanno fatica a identificare i soggetti a rischio, ma se ci riuscissero, non riuscirebbero a seguirli tutti, perchè parliamo di numeri grandissimi, in Italia almeno 5 milioni, ma forse anche 8 o 9.
Agli appuntamenti parteciperanno:
• Sonia Viale, assessore alla sanità Regione Liguria
• Elena Fiorini, assessore alla legalità e sicurezza Comune di Genova
• Franco Marenco, presidente Municipio II Centro Ovest
• Furio Truzzi, presidente Assoutenti
• Narcisa Soria Valencia, Console dell’Ecuador a Genova
• Giorgio Schiappacasse, direttore Ser.T Asl3 genovese
• Francesco Cozzi, procuratore di Genova
• Gianni Testino, direttore Centro alcologico Liguria
• Luigi Carlo Bottaro, direttore generale Asl3 genovese
• Direttore distretto 9
• Annabella Muckermann, presidente dei Club alcolisti in trattamento
• Ennio Palmesino, rappresentante EMNA
• Federico Bruno, responsabile Ser.T distretto 9
• Carmelo Gagliano, IPASVI Genova
• Alessandro Viotti, chirurgo d’urgenza e presidente Genitori insieme
• Adele Rossi, medico
• Rappresentante UnidosXelbuenvivir Italia
• Polizia stradale
• Responsabile Don Bosco
Sobrietà come stile di vita
Oggi il consumo di alcol è un fenomeno che continua a diffondersi a macchia d’olio coinvolgendo in particolare i giovani, che vedono in un drink un’occasione di divertimento, di aggregazione sociale, un fattore di tendenza, un momento di evasione dalla realtà, senza considerarne le conseguenze.
In quel primo bicchiere c’è molto di più. Si nascondono comportamenti ad alto rischio, che possono cambiare la vita di chiunque li metta in atto, sia a livello fisico che psicologico, ma non solo. Le vittime di alcol passivo in Italia sono 1.500 l’anno, molte coinvolte in incidenti stradali causati proprio da qualche bicchiere di troppo prima di mettersi alla guida (il 40-50% degli incidenti mortali sono causati dall’alcol o da altre alterazioni psicofisiche del guidatore).
Dall’esperienza dei Club degli Alcolisti in Trattamento nasce l’idea di una nuova prevenzione: vogliamo partire da Sampierdarena, uno dei quartieri più esposti, per dare un’informazione più corretta e alla portata di tutti sui rischi legati al consumo di bevande alcoliche.
Far conoscere il problema ai giovani è il passo verso la soluzione e verso la scelta consapevole della sobrietà come stile di vita!
Auto mutuo aiuto: una mano da chi ti sta vicino
Ridurre il consumo di bevande alcoliche e di altre sostanze è possibile attraverso l’aiuto di specialisti ma anche grazie al supporto di chi sta combattendo la tua stessa battaglia e all’esperienza di chi l’ha già vinta.
I gruppi di auto-mutuo- aiuto operano su tutto il territorio genovese, ligure ed italiano, coinvolgendo gratuitamente intere famiglie nei loro trattamenti e accompagnandole, passo dopo passo, nella condivisione e nel superamento consapevole del problema.