Novara – Ancora un dramma della disperazione, il gesto estremo di un padre preoccupato per il futuro del figlio disabile. Tutto questo c’è dietro al gesto dell’uomo che ha prima soffocato il figlio nel sonno e poi ha tentato di togliersi la vita.
Tutto è accaduto a Vespolate, in provincia di Novara. L’uomo, rimasto vedovo un anno fa, sembra fosse ossessionato dal terrore di lasciare da solo il figlio, malato psichico. In preda alla disperazione lo avrebbe quindi soffocato nel sonno per poi tentare di togliersi la vita ingerendo degli psicofarmaci e poi aprendo il gas.
A lanciare l’allarme, nella serata di ieri, è stato un parente, preoccupato di non aver ricevuto notizie dei due. Allarmato, dunque, si è recato nell’abitazione ed ha immediatamente avvertito il forte odore di gas.
Ispezionando l’appartamento ha trovato il figlio a terra, già morto, ed il padre, privo di sensi ma ancora vivo. Immediatamente ha chiamato i soccorsi e sul posto sono arrivati i sanitari del 118 insieme ai Carabinieri.
Per il figlio era già troppo tardi ed è stato possibile solamente constatarne il decesso, il padre è stato trasportato all’ospedale Maggiore di Novara dove si trova ricoverato, piantonato dai Carabinieri, in condizioni non gravi.
Proprio gli uomini dell’Arma stanno svolgendo le indagini per chiarire quanto accaduto nell’abitazione.
Il ragazzo, disabile psichico, era ospitato in una struttura e tornava a casa solamente nei fine settimana. La disperazione per la morte della moglie, unita alle difficoltà nell’occuparsi del figlio, potrebbero aver spinto l’uomo a compiere il gesto estremo.